Proteggi il tuo business

Secondo una stima della World Bank, ogni anno le conseguenze degli attacchi informatici costano al comparto business circa 445 miliardi di dollari, metà dei quali pesano sulle dieci maggiori economie mondiali.


 Nello specifico, poco meno della metà delle perdite (200 miliardi di dollari) ricade sui quattro paesi con il raggio di business più esteso: USA, Cina, Giappone e Germania. Vittima principale, secondo un report di AGCS, sono gli Stati Uniti (108 miliardi), seguiti da Cina e Germania (rispettivamente 60 e 59 miliardi).  Al quarto posto il Brasile, con 7,7 miliardi di dollari di perdite annuali, che pur essendo “solo” la settima economia mondiale è al quarto posto in questa classifica, dimostrandosi uno dei paesi più vulnerabili alle minacce informatiche. 

In coda l’Italia per cui i danni da cyber crime ammonterebbero a 900 milioni di dollari.


 Questi dati sono un monito che invita ad attrezzarsi e prepararsi adeguatamente ad una nuova generazione di rischi informatici che evolvono continuamente, spingendosi oltre le minacce già conosciute (furto o perdita di dati, violazioni della privacy, danno reputazionale).


Le statistiche e gli studi di settore degli ultimi anni hanno dimostrato in maniera inequivocabile che tutte le volte che accendiamo un pc ci esponiamo inconsapevolmente ad una serie di rischi informatici che sfruttano le vulnerabilità dei nostri sistemi. Oggi qualsiasi azienda di ogni dimensione e settore può esser certa di subire in qualunque momento un attacco informatico, mentre oltre la metà ne ha già subito uno, con un impatto diretto sul business, sulla perdita di clienti, di produttività e di profitti. 


Alcune aziende hanno innalzato il livello di consapevolezza e, di conseguenza, anche la disponibilità a investire, per aggiornare i livelli di protezione e le infrastrutture, ma per la maggior parte, soprattutto per le aziende di piccole e medie dimensioni, manca ancora un approccio strutturato nell’affrontare tali tematiche e comprendere l’entità reale del problema, oltre che a valutarne l’impatto. Sottovalutare tali rischi, rimandare la scelta di contromisure adeguate e sperare che non succeda mai, non è più possibile.


Un altro degli aspetti più preoccupanti, di cui poco si parla, sono le conseguenze dei furti informatici o dei cyber attack. 

Dal 2006 ad oggi, i dati personali di milioni di persone, dati economici, privati, sanitari, sensibili, sono stati rubati da attività di cyber crime.


In che mani finiscono questi dati? Che uso ne viene fatto?


Le aziende e le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di proteggere queste informazioni,  ma è giunto il momento in cui anche il privato cittadino inizi a considerare l’utilizzo di sistemi e prodotti di sicurezza informatica più performanti ed efficaci del semplice anti-virus.